Al via la campagna di screening oculistico-pediatrico nelle scuole di Napoli

Il progetto partirà giovedì 16 novembre ed è finalizzato ad individuare precocemente difetti visivi e a valutare complessivamente il buono stato di crescita del bambino

L’Associazione Italiana Rinnovamento in Oculistica AIRO Onlus, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, la Società Italiana di Pediatria e il Reparto di Oculistica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, si fa promotrice del progetto di screening congiunto oculistico-pediatrico, rivolto ai bambini delle scuole di Napoli e finalizzato ad individuare precocemente difetti visivi e a valutare complessivamente il buono stato di crescita del bambino. Giovedì 16 novembre prenderà il via la Campagna di Screening Congiunto Oculistico-Pediatrico nelle Scuole. Questa interesserà, per primi, i piccoli alunni del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II e si protrarrà poi fino alla fine del mese di novembre, con il prosieguo degli screening presso l’Educandato di Piazza Miracoli e l’Istituto Bracco di Soccavo.

Questi interventi di prevenzione fungeranno da apripista per un progetto che interesserà altri 10 Istituti, localizzati in diversi quartieri della città di Napoli e che consentirà un più ampio intervento sulla giovane popolazione napoletana, ancora scarsamente coinvolta nelle attività di prevenzione. Un progetto che ha lo scopo, non solo di prendersi cura della salute dei bambini in una fase significativa del loro sviluppo, ma anche di avvicinare le scuole e le famiglie alla buona pratica della prevenzione sanitaria, spesso unico strumento efficace per identificare patologie silenti. La campagna screening vedrà coinvolti gli oculisti nella diagnosi precoce dell’ambliopia e nella valutazione dell’acuità visiva e i pediatri nella diagnosi precoce di obesità e ipertensione pediatrica, mediante la misurazione di peso, altezza e valori di pressione arteriosa.

In ambito oculistico, è possibile effettuare con successo lo screening per l’ambliopia, patologia che si presenta con un deficit dell’acuità visiva, monolaterale o bilaterale, in assenza di cause organiche riscontrabili obiettivamente e che non risulta migliorabile con alcuna correzione ottica. L’ambliopia deriva da un alterato sviluppo visivo e neuronale. L’ambliopia, o occhio pigro, si manifesta durante i primi anni di vita e, a meno che non venga trattato con successo nella fase di sviluppo del bambino, può persistere nel tempo. Se trascurata, questa condizione, in alcuni casi, può arrivare a causare la perdita permanente della vista. Nella popolazione infantile in età scolare, la frequenza dell’ambliopia risulta essere dell’1,5-2,5%. In Italia, la prevalenza si attesta sul 2-4%. Non esiste una vera e propria fase latente della patologia, che risulta, nella maggior parte dei casi, asintomatica. Se diagnosticata precocemente, è possibile un miglioramento della condizione visiva o, perlomeno, il contenimento della progressione della patologia.

Per quanto riguarda l’ambito pediatrico, è possibile ottenere una valutazione oggettiva della crescita staturo-ponderale in un dato momento della vita del bambino, e calcolare, quindi, il BMI corrispondente, grazie all’utilizzo di percentili standard di riferimento nazionali (Cacciari) e internazionali (WHO). In Italia il 24% della popolazione infantile è in sovrappeso ed il 12% è obeso. Tra i bambini della Regione Campania, il 6,2% presenta condizioni di obesità grave, il 12,6% risulta obeso, il 25,4% sovrappeso, il 54,9% normopeso e lo 0,9% sottopeso. Complessivamente, dunque, il 44,2% dei bambini presenta un eccesso ponderale. Prevenire o individuare precocemente l’eccesso ponderale nella popolazione pediatrica consente di attuare strategie comportamentali e terapeutiche, atte a ridurre le comorbidità ed i rischi associati. In Italia, il 4% dei bambini ha la pressione alta.

I bambini in sovrappeso hanno un rischio di essere ipertesi superiore di circa due volte rispetto ai normopeso, mentre i bambini obesi hanno un rischio di essere ipertesi addirittura maggiore di circa 5 volte rispetto ai normopeso. L’ipertensione nei bambini, con la rara eccezione delle emergenze ipertensive, è di solito asintomatica. Ciò comporta la necessità, secondo la Società Europea dell’Ipertensione, di effettuare periodici screening, finalizzati a monitorare la pressione arteriosa nei bambini. Ci auguriamo che questa iniziativa possa aiutare ad identificare precocemente patologie invalidanti della crescita e a dare gli strumenti per intervenire in maniera preventiva, garantendo così maggior benessere, oggi e domani, ai piccoli cittadini della nostra comunità.

Credits: NapoliToday